Conte

Il sistema 4-3-3.

Il sistema 4-3-3 è il sistema di gioco ideale per sviluppare una buona fase di attacco.
Esso, oltre a rispettare i cinque principi di tattica offensiva, garantisce molto spazio sul fronte d’attacco in quanto essendoci una sola punta centrale, possono avvenire inserimenti e tagli da parte dei centrocampisti e degli attaccanti.
Gli spazi a fianco del centravanti vanno sfruttati con corse di smarcamento in diagonale e in verticale, sempre tenendo in grande considerazione l’importanza dei tempi.
Tutta la fase d’attacco si basa sulla combinazione dei movimenti dei tre attaccanti che sono moltiplicatori di situazioni offensive.


Il centravanti, essendo l’unica punta centrale, deve avere una buona prestanza fisica in quanto deve sostenere il peso di tutto il fronte d’attacco. Deve essere bravo a ricevere la palla per far salire la propria squadra; deve fungere d’appoggio nelle triangolazioni delle ali ed effettuare il primo taglio dietro ai difensori quando l’ala guida la palla verso l’interno.
Le ali devono preferibilmente essere dotate di velocità, controllo della palla e senso del goal, oltre che di un’ottima abilità nel 1 contro 1.
La velocità serve quando attaccano la profondità alle spalle del proprio terzino o quando lo puntano palla al piede.
Il controllo è necessario quando ricevono la palla da un centrocampista sul movimento di taglio interno.
Il senso del goal serve per attaccare con profitto la linea avversaria alle spalle per presentarsi in zona tiro d’avanti al portiere.
Pertanto i tre attaccanti risultano uomini fondamentali, dai quali non si può prescindere se si vuole attuare un efficace 4-3-3.

Il centrocampista centrale, metodista davanti alla difesa, è utile per uscire con il gioco corto e palla a terra; deve saper dare i tempi di manovra e fungere da vero playmaker; difficilmente entra in zona goal ed è molto utile a protezione della difesa in fase di copertura.
Le mezzali sono centrocampisti che giocano a "tutto campo".
La loro caratteristica principale è la capacità di saper fare tutto, sia in fase difensiva che offensiva.
Soprattutto in fase d’attacco devono essere bravi ad inserirsi nelle "sponde" del centravanti e, comunque, nello spazio creato dal taglio delle rispettive ali. Devono possedere una mentalità offensiva, capacità di penetrazione, assist e tiro da fuori.

I quattro difensori, essendo la squadra quasi obbligata a difendersi con 7 giocatori (4 difensori + 3 centrocampisti), devono dimostrarsi più bravi a fronteggiare gli attaccanti avversari rispetto a chi pratica il 4-4-2 in quanto, non essendo facile portare il quinto uomo a scalare in fase difensiva, possono correre anche il rischio di un 2 contro 2 centrale.
Devono tenere pertanto più lunga la diagonale difensiva il che significa che il primo centrale, a copertura del proprio terzino, oltre a coprire deve marcare la punta avversaria. Se il centrale lascia la marcatura e copre da vicino il terzino, la diagonale difensiva risulta più corta in quanto l’altro centrale ed il terzino opposto devono scalare per marcare le due punte avversarie.
In fase di costruzione dl gioco i quattro difensori sono facilitati dai tre centrocampisti, che fungono da veri riferimenti nell’impostare l’azione offensiva.
Pertanto, rispetto a chi pratica il 4-4-2, si avvalgono di tre centrocampisti centrali invece che di due. Soprattutto il playmaker diventa il primo compagno con il quale dare inizio alla manovra d’attacco.

Per realizzare una buona fase d’attacco bisogna considerare fattori quali il tempo, lo spazio e il modo:
  • Tempo: sapere quale è il tempo di smarcamento risulta facile, basta muoversi quando il portatore di palla effettua una presa di posizione visiva, sia prima che dopo aver ricevuto la palla. Solo quando gli occhi del portatore di palla si incrociano con quelli del compagno viene effettuato il movimento di smarcamento. La finta, o contromovimento di smarcamento, va effettuata prima che il compagno preveda l’informazione visiva. Pertanto, è fondamentale sincronizzare i movimenti di inganno dell’avversario e di smarcamento con i tempi del portatore di palla.
  • Spazio: quando si parla di spazio ci si deve porre la domanda: "dove smarcarsi"? Sicuramente bisogna andare a occupare una "zona luce", come è definita quella zona del campo libera e raggiungibile dal passaggio del compagno. La disposizione a tre attaccanti, con una sola punta centrale, permette di avere parecchi spazi liberi.
  • Modo: attraverso corse in diagonale che, nel caso delle ali, vengono chiamate tagli. Questi possono avvenire verso l’interno e spesso, nel caso sia la punta centrale ad effettuarli, verso l’esterno. Le corse in diagonale danno all’attaccante il vantaggio di porre il proprio corpo a protezione della palla e, pertanto, il difensore risulta svantaggiato nel tentativo di anticipo.

Le direzioni del possibile smarcamento dell’ala sono quattro

  • incontro al portatore di palla;
  • taglio a ricevere;
  • taglio a entrare;
  • profondità.
La prima direzione permette all’ala di ricevere la palla ma, avendo le spalle alla porta, non riesce ad attaccare la profondità. Pertanto, quasi sempre deve appoggiarsi su di un giocatore di sostegno.
La seconda direzione permette di saltare il terzino solo se lo si prende sul tempo nel movimento d’entrata.
La terza direzione è efficace in quanto si taglia alle spalle del proprio avversario e, pertanto, questi non può più recuperare sull’attaccante.
Nella quarta direzione si corre alle spalle del terzino ma, invece di andare verso la porta, si attacca lo spazio a fondocampo; pertanto la giocata conseguente sarà il cross e non la conclusione in porta.

I movimenti del centravanti sono anch’essi ad uscire dallo spazio occupato dallo stopper andando verso i centrocampisti per dare appoggio quando hanno la palla, oppure tagliando verso la porta se la palla è in possesso delle ali.



Nello "schieramento base" la squadra è schierata secondo il sistema 4-3-3; si possono notare i triangoli che si formano tra i giocatori grazie al naturale scaglionamento che si viene a creare; si nota, inoltre, l’ampiezza in attacco e gli spazi liberi a fianco del centravanti.